31.8.10

Pennetta e Schiavone ok all'US OPEN

La prima giornata della 130ª edizione dell’Open degli Stati Uniti si chiude per l’Italia con un bilancio positivo di 4 vittorie e 3 sconfitte. Schiavone, Pennetta, Errani e Camerin passano tutte al secondo turno. Battute la Vinci, che non ha sfigurato contro Venus Williams, e la Brianti.

La Schiamone, neo campionessa del Roland Garros, numero 7 del mondo, sono stati sufficienti 58 minuti, equamente distribuiti tra primo e secondo set, per battere agevolmente al primo turno la giapponese Ayumi Morita: 6-1, 6-0. Al secondo turno affronterà la Camerin.

Dopo un’estate sofferta e piena di sconfitte, l’azzurra è finalmente tornata ai livelli che le avevano consentito di trionfare a Parigi. “Ho preparato questo torneo - ha raccontato la Schiavone in conferenza stampa - fin nei minimi particolari. Mi sento molto reattiva, veloce e colpisco la palla molto bene. Questo non è un torneo come tutti gli altri, qui ci sono motivazioni particolari e aver debuttato in un campo importante (il Grandstand, ndr) mi dà molta fiducia. Sebbene non fosse completamente pieno, ho percepito che il pubblico si è divertito a vedermi giocare. Il punteggio non significa niente, le emozioni che ho provato invece sì. Quando uno scala una montagna e vince un torneo come il Roland Garros, è inevitabile che più su di lì non può andare. E allora si ridiscende per poi salire nuovamente. Il tennis si basa sull’equilibrio di tantissimi fattori, qualche volta non riesco ad esprimermi, non riesco a trasformare in tennis quello che è dentro la mia testa, e altre volte invece riesco a fare bene. Quando raggiungo questo equilibrio sono la persona più felice del mondo. Il cemento mi piace come la terra, ho le caratteristiche giuste per fare bene e questo, con l’assenza di Serena, è un torneo che possono vincere in molte. Cerco sempre di scendere in campo con la stessa umiltà di sempre e non come la regina di Parigi; il successo del Roland Garros ormai appartiene al passato”. Maria Elena Camerin, prossima avversaria della Schiavone nel derby azzurro, ha sconfitto l'australiana Sophie Ferguson (n.117 Wta, la veneta è 130) con il punteggio di 6-4, 6-0 in un'ora e 27 minuti di gioco.

L’ultima azzurra di giornata a passare il turno è stata Flavia Pennetta che difende il brillante quarto di finale raggiunto lo scorso anno grazie alla vittoria capolavoro su Vera Zvonareva. La brindisina ha impiegato appena 51 minuti per superare per 6-2 6-1 la giovane Irina Falconi, una ragazzona statunitense di 20 anni nata in Ecuador ma di chiare origini italiane. La gara non ha riservato sorprese con Flavia attenta e precisa senza strafare. “Non sapevo neppure che volto avesse - ha dichiarato Flavia Pennetta a fine match - e tanto meno come giocasse. Ieri io e il mio coach siamo andati su youtube e ci siamo tolti questa curiosità. Non ho giocato tanti colpi vincenti, ma sono contenta di come ho affrontato e gestito la partita. Il problema al piede destro (infiammazione acuta con versamento) è in via di guarigione. Mi da un po’ fastidio ma va molto meglio di qualche giorno fa”. Flavia attende ora al secondo turno l’ungherese Agnes Szavay che ha spazzato via per 6-0 6-2 la ceca Sandra Zahlavova

Una sfida tricolore si è già giocata al primo turno: Sara Errani ha battuto Tathiana Garbin, che nel primo set aveva avuto a disposizione due set point sul 5-4. Una sfida molto combattuta durata quasi due ore.

In campo maschile tutto facile per Roger Federer, favorito numero due. Lo svizzero ha esordito nella notte italiana battendo agevolmente l'argentino Brian Dabul: 6-1, 6-4, 6-2, con Roger che ha strappato applausi a scena aperta con un punto conquistato giocando un passante di diritto da sotto le gambe. Per lo svizzero è stata la 16esima vittoria in notturna qui a Flushing Meadows in 16 partite disputate

Esordio anche per altri due "big", Robin Soderling ed Andy Roddick. Ha rischiato grosso lo svedese, favorito numero cinque, che dopo aver vinto i primi due set contro l'austriaco Andreas Haider-Maurer, numero 214 Atp e proveniente dalle qualificazioni, ha finito con l'imporsi solo alla quinta e decisiva partita: 7-5, 6-3, 6-7 (2), 5-7, 6-4 per lo scandinavo. Tutto facile, invece, per Andy Roddick, testa di serie numero 9: 6-3, 6-2, 6-2 al francese Stephan Robert.

Antonella B.Occhiolino

Nessun commento: