28.8.09

WTA: Pennetta in semifinale

Sempre più avanti Flavia Pennetta. Sempre più pronta per lo US Open. La tennista brindisina, questa notte, si è imposta per 6-2 6-2 sulla slovacca Magdalena Rybarikova in poco più di un’ora. La ventenne slovacca arrivava dalle qualificazioni, ma aveva superato il turno precedente battendo la francese Marion Batoli (che si è ritirata, ma che in quel momento stava perdendo 1-6 7-6 2-0). La nostra Flavia, attuale numero 10 del mondo, ha giocato alla perfezione, mostrandosi molto solida al servizio, dove ha concesso una sola palla break, non trasformata, all’avversaria.
Ora tocca alla danese Caroline Wozniacki, numero 9 del mondo, superare la tennista italiana. La 20enne danese è arrivata in semifinale grazie al parziale di 6-4 6-3 inflitto alla francese Virginie Razzano. Tra le due tenniste c'é un solo precedente: la danese si è imposta a Bastad, sempre in semifinale (si giocava sulla terra rossa), ad inizio luglio.
L’altra semifinale vedrà di scena la russa Elena Vesnina, che ha battuto la connazionale Chakvetadze per 6-1 7-5, e la francese Amelie Mauresmo, che si è imposta sull’altra russa Svetlana Kuznetsova per 6-7 6-2 6-3.
Staremo a vedere cosa accadrà. Una cosa è certa: la Pennetta non si accontenta del prestigioso traguardo raggiunto e vuole continuare a far bene (notiziarioitaliano.it)

27.8.09

Bene la Pennetta in Connecticus

Ancora una vittoria per Flavia Pennetta che si è imposta sulla ceca "occhi di ghiaccio" Iveta Benesova, testa di serie numero 36 della classifica Wta, in due set, col punteggio di 7-6 (1), 6-4. La bella brindisina si è qualificata così al terzo turno del "Pilot Pen Tennis presented by Shick", torneo Wta con montepremi di 600mila dollari in corso a New Haven, nel Connecticus. Il primo set dell'incontro è stato caraterizzato dall'equilibrio, ma subito dopo il tiebreak del 1set il match è stato dominato dalla ventisettenne azzurra. In questo match Flavia ha saputo servire ben 8 aces messi a segno chiudendo dopo un'ora e 30 minuti di gioco. Ora gli incontri tra le due giocatrici sono ben sette, due vittorie di fila per l'italiana, l'ultima a Acapulcro(terra rossa). La Pennetta, testa di serie numero 3 e 10 del ranking Wta affronterà, nei quarti la vincente della sfida tra la francese Marion Bartoli (n.6) e la slovacca Magdalena Rybarikova numero 48(-1) che si gioca alle 3:00 di questa notte, ultimo match della giornata. I precedenti tra Flavia Pennetta e Marion Bartoli sono tre, due le vittorie di Flavia entrambe per ritiro della francese, mentre la francese ha vinto nel 2007 a Wimbledon per 6-3,6-1. Il precedente con la slovacca Rybarikova è uno solo è risale alla sfida di Hobart di quest'anno vinto da Flavia per 7-5,6-3. Flavia dall'inizio di luglio ha disputato 24 match, tre sconfitte, 15 vittorie di fila, nuovo record italiano. Inoltre è entrata nella topten il 17 agosto e ha vinto di fila il torneo di Los Angels e Palermo. Il match di Flavia sarà il terzo della giornata sul Grandstand, inizio quarti di finale ore 16;00. Fra gli uomini, eliminati al terzo turno Simone Bolelli (dall'argentino Mayer) e Andreas Seppi (dallo spagnolo Verdasco). Fonte: Eurosport

26.8.09

Davidson sfida Badoer

Il pilota britannico Anthony Davidson, detto "Ant", è convinto di poter fare un buon lavoro con la Ferrari, qualora la scuderia di Maranello dovesse decidere di sostituire Luca Badoer. "Sarei in grado già oggi - ha detto Davidson al "The Sun"- di portare la Ferrari in zona punti. Sono ancora giovane e non ho perso la mano con la guida, visto che ho lavorato con la Brawn GP quest'anno". “Voglio parlare personalmente alla Ferrari e mettere avanti il mio nome” ha spiegato il pilota britannico di 30 anni, che precedentemente ha ricoperto il ruolo di collaudatore per la BAR\Honda prima di approdare come pilota ufficiale alla Super Aguri. Davidson attualmente è il terzo piltoa della Brawn Gp "Conosco - ha proseguito - tutti i circuiti, ho un ricco bagaglio di esperienze grazie ai miei anni di prove e gare in F1: sono un pilota nato che si adatta alle cose in fretta, e può guidare tutti i tipi di automobili". "Luca non è stato nemmeno in grado di entrare nella zona punti” ha continuato il pilota “Io sono pronto e credo di essere migliore. Questa non è arroganza, ma è quello che penso. Ho l’esperienza adatta per correre e vorrei tornare in Formula 1, quindi perché no con una Ferrari”. (Fonte: puntosport.net - ultimogiro.com)

25.8.09

Lee: "Sogno di battere Bolt"

Con la nuca di Usain Bolt inquadrata nel mi­rino, il diciottenne Dexter Lee si è già spostato sulla cor­sia di sorpasso. Fra meno di 3 anni — si augura il giovanot­to —, sarà il fulmine Light­ning Bolt a tallonarlo.
L’ap­puntamento è all’Olimpiade di Londra 2012 e sarà un duel­lo all’ultimo centesimo di se­condo. Giamaica contro Gia­maica: lo sfidante dell’uomo più veloce del mondo sta cre­scendo, a forza di patate, pe­sce, riso, fagioli rossi e due ore di allenamento al dì, nel­l’isola natale del campione in carica. Stessa dieta, stessa aria, stesse spiagge e stessa voglia di fuggirne. Di corsa. Il quotidiano spagnolo El Mundo è andato a cercare a Montego Bay l’uomo, o me­glio il ragazzo, che (forse) da­rà filo da torcere all’inarresta­bile re dei 100, dei 200 e, chis­sà, prossimamente dei 400 metri e magari del salto in lungo. Lo ha trovato al club di atletica dell’Istituto tecnico Herbert Morrison, e straordi­nariamente simile al suo mo­dello: stesse gambe infinite, un metro e 90 d’altezza, 85 chili di peso, un palmarès bu­limico. Di più: dal confronto tra il grafico dei record e delle me­daglie con quello dell’anagra­fe, si scopre che Dexter è già avanti da quando ne aveva 16. Davanti a tutti i suoi con­nazionali, Bolt incluso. Alla stessa età, re Usain non era ancora campione mondiale juniores nei 100 metri e sarebbe stato battuto dal coetaneo Dexter, nei 200, per 3 centesimi di secondo. Certo, non è detto che il piccolo gigante continui così. Ma in Giamaica, dove si cu­stodisce gelosamente lo stam­po dei velocisti imbattibili, il suo allenatore, Claude Grant, è convinto di avere per le ma­ni la prossima saetta mondia­­le, l’erede naturale di Usain Bolt. Li separano cinque anni d’età, poco più di mezzo se­condo nei 100 metri e quasi due secondi nei 200. Ancora un’eternità, nell’atletica. Fin­ché non scenderà sotto i 10’’, sulla prima distanza, e sotto i 20’’, sulla seconda, Dexter do­vrà continuare a parlare di Bolt come del suo idolo, del suo Superman. Va da sé che, a Montego Bay, l’aspirante campione si sta impegnando a fondo per fargli le scarpe. Così, tanto vale portarsi avanti anche con la sua bio­grafia. Niente prevedibili sto­rie di miseria e riscatto: Dex­ter appartiene a una famiglia benestante. I suoi genitori la­vorano in un’importante im­presa di telecomunicazioni e i figli andranno tutti all’uni­versità. Dexter si allena dopo aver reso omaggio al suo albe­ro portafortuna, un monu­mentale prugno selvatico, che sopporta gli assalti rituali con saggio orgoglio: tra i suoi rami matura la frutta da esportazione più preziosa del­l’isola.(corriere.it)

24.8.09

Massa dà appuntamento in Brasile

Budapest è ormai alle spalle e adesso Felipe Massa guarda solo al futuro. Quello più immediato dice che il brasiliano della Ferrari si sottoporrà questa settimana a una serie di test a Miami. Poi, c'è una data, il 18 ottobre, che è il suo prossimo traguardo. "La nostra speranza e quella di tutti i brasiliani è che Felipe possa correre il GP di casa. Sarebbe fantastico per lui così come per tutti i suoi tifosi", ha detto il padre Luis Antonio. Al momento, il recupero di Massa procede bene, anche se sui tempi di recupero nessuno si è ancora sbilanciato. Forse potrà farlo lo specialista Steve Olvey, che a breve visiterà Felipe. Olvey è uno dei medici che ha seguito la convalescenza di Alex Zanardi dopo il terribile incidente del Lausitzring. "Presto sarà pronto. Sta recuperando velocemente e speriamo che possa tornare presto a guidare la sua auto, la cosa che più gli piace", ha ribadito Luis Antonio alla radio Onda Cero. Massa senior rivolge poi un pensiero a Fernando Alonso, probabile prossimo compagno di suo figlio a Maranello, e a Rubens Barrichello, che gli ha dedicato la vittoria di Valencia: "Felipe ha avuto come compagno di squadra un grande pilota come Michael Schumacher, dal quale ha imparato molto. Con Kimi Raikkonen ha sempre avuto un buon rapporto. Se Alonso sarà compagno di Felipe l'anno prossimo? Sarà una rivalità molto buona in pista e questo per tutti i tifosi, sia per quelli di Felipe che per quelli di Fernando. Siamo tutti molto contenti per Barrichello, poi, ha fatto un bel regalo a Felipe che ha visto la gara ed era contento. Lo apprezziamo molto come pilota e come persona perché ha un grande cuore". E allora, appuntamento nella tua San Paolo, Felipe. (sportmediaset.it)

"Mi sono tolto la ruggine" parola di Badoer

«Limportante era fare tanti chilometri e finire la gara senza gravi errori e danni per la macchina». Guidare la Ferrari in un Gran Premio di Formula 1 era il suo sogno nel cassetto: finalmente è successo e, nonostante il diciassettesimo posto, Luca Badoer è soddisfatto della sua gara, cominciata con «una buon partenza guadagnando diverse posizioni, ma poi sono stato toccato da Grosjean e sono ripiombato indietro». Il 38enne pilota di Montebelluna dà appuntamento al Gran Premio del Belgio, domenica prossima, dove conosce il tracciato e spera di ottenere un piazzamento migliore. «Ora guardo con fiducia a Spa: è una pista che conosco e potrò contare sull’esperienza di questo fine settimana. Un grazie va alla squadra, che ha fatto di tutto per mettermi a mio agio senza darmi nessun tipo di pressione; e a Michael, che mi è stato di grande supporto per tutto il fine settimana». Badoer è soddisfatto anche per le risposte del suo fisico sul difficile tracciato cittadino del Gp d’Europa. «Avevo detto al mio arrivo a Valencia - spiega - che questo Gran Premio sarebbe stata l’occasione per togliermi la ruggine di dosso e riprendere confidenza con il ruolo di pilota ufficiale. Per me era importante poter fare tanti chilometri e non commettere gravi errori e ci sono riuscito. Dal punto di vista fisico mi sento bene e anche questo è un motivo di soddisfazione». «Ho cercato di fare la mia gara - aggiunge - ma non era facile tenere un ritmo costante, soprattutto quando dovevo far passare i piloti di testa. In occasione del primo pit-stop ho commesso un errore che mi è costato una posizione e poi sono anche finito un pelo oltre la linea bianca, tanto che sono stato penalizzato con un drive through».
Le speranze di far punti della Ferrari erano tutte nelle mani di Kimi Raikkonen, che non ha deluso le attese conquistando un terzo posto importante in chiave Mondiale costruttori «Sono contento di questo risultato - ammette Iceman nella conferenza Fia dopo la gara - Già da venerdì avevamo visto che la macchina era piuttosto competitiva sulla distanza e pensavamo quindi di poter lottare per il podio. Eravamo altrettanto consapevoli che in qualifica avremmo potuto soffrire, in particolare con poca benzina a bordo. Entrambe le previsioni si sono rivelate corrette e oggi abbiamo potuto salire ancora una volta sul podio». Poi Raikkonen racconta il suo buon avvio di gara al semaforo verde: «Alla partenza sono riuscito a guadagnare un paio di posizioni e il mio primo obiettivo era quello di accumulare un po' di vantaggio su Rosberg, che si sarebbe fermato dopo di me. Nella seconda parte della gara ho capito che avrei potuto avvicinarmi a Kovalainen e cercare di sfruttare il gioco delle soste per superarlo e così è stato. Ora andiamo a Spa, una pista che mi piace molto: dovremo aspettare venerdì per capire quanto potremo essere competitivi». «In questa fase della stagione - conclude il pilota finlandese della Ferrari - se riusciamo a mettere tutto a posto allora possiamo cercare di lottare per il podio e, se qualcosa accade a chi ci è davanti, provare ad ottenere anche di più. Dobbiamo fare di tutto per conservare il terzo posto nel campionato costruttori». (corriere.it)

22.8.09

GP d'Europa: Alonso domina nel 2° turno

Puntuale in mattinata è arrivato sul circuito cittadino di Valencia Michael Schumacher, che dai box Ferrari sosterrà l'amico Luca Badoer. Il collaudatore della rossa comincia però in sordina la sua avventura con la Ferrari. Chiamato a sostituire Felipe Massa fermato dal terribile incidente nel Gp d'Ungheria, il pilota veneto, nella prima sessione delle prove libere a Valencia, ha fatto segnare l'ultimo tempo in 1'45"840. Solo decimo il compagno di squadra Kimi Raikkonen con il crono di 1'43"384.Il più veloce è stato Rubens Barrichello con la Brawn Gp (1'42"460), davanti alle due McLaren di Heikki Kovalainen (1'42"636) e Lewis Hamilton (1'42"654). Nono l'idolo di casa Fernando Alonso che con la sua Renault ha fermato il cronometro sull'1'43"345. Quarto il leader del Mondiale Jenson Button con la Brawn Gp in 1'43"074 davanti alla Red Bull di Sebastian Vettel (1'43"088). Sedicesimo tempo per la Force India di Giancarlo Fisichella (1'44"126), non va oltre il 18esimo posto l'altro italiano alla Toyota Jarno Trulli, che chiude in 1'44"638. È la Renault dell'idolo di casa Fernando Alonso la più veloce nella seconda sessione di prove libere del Gran Premio d'Europa sul circuito cittadino di Valencia. Il pilota spagnolo, pur triste per la scomparsa della sua amata nonna, è rimasto ugualmente concentrato ed è stato l'unico unico a scendere sotto il muro dell'1'40" fermando il cronometro sull'1'39"404. Secondo e terzo posto per le due Brawn GP del leader del Mondiale Jenson Button (1'40"178) e di Rubens Barrichello (1'40"209). Quarto posto per il tedesco Nico Rosberg su Williams, che precede di un paio decimi il suo compagno di team, il nipponico Kazuki Nakajima, e il connazionale Adrian Sutil su Force India. Undicesimo crono per la Ferrari di Kimi Raikkonen (1'40"739), mentre non migliora di molto rispetto alla prima sessione l'altra Rossa di Luca Badoer che ha proseguito il suo approccio a macchina e circuito, e non è andato oltre la 18esima posizione in 1'42"017. Dopo il buon risultato del mattino, Heikki Kovalainen è retrocesso al decimo posto davanti proprio al connazionale della Ferrari. Sfortunato Lewis Hamilton ha chiuso in ultima posizione a causa di un incidente occorso alla sua vettura, andata in testacoda ad inizio sessione. Positiva la prova di Giancarlo Fisichella su Force India che ha chiuso con un ottavo tempo in 1'40"681, mentre Jarno Trulli con la Toyota ha strappato un 12eimo tempo in 1'40"770. Sorprendente anche la prestazione di Romain Grosjean, debuttante assoluto e 13esimo con la Renault, nonostante una prova condizionata da qualche errore. La febbre da Gran Premio sta contagiando anche Montebelluna (Treviso), la città di Luca Badoer, che domenica scenderà per la prima volta in pista alla guida di una Ferrari sul. La voglia di celebrare il debutto in gara del test driver delle Rosse di Maranello ha tolto il sonno alla stessa giunta comunale, che la notte scorsa ha fatto le ore piccole per definire nei dettagli come sarà vissuta la diretta della gara. Tutta Montebelluna - compresi i genitori di Luca, Ferruccio e Alessandra - si daranno appuntamento nell'auditorium della biblioteca municipale, dove il Club Ferrari installerà un maxischermo, davanti al quale si potranno sedere sino a 500 persone. (eurosport.it)

L'idea di Schumi

Michael Schumacher doveva, anzi, sarebbe voluto tornare alla guida di una monoposto a Valencia ma a causa dei perduranti dolori al collo ha dovuto rinunciare. Ma c'è di più. Interpellato dal giornale, il manager del sette volte campione del mondo, Willi Weber, ha detto che "le speculazioni sono permesse", confermando allo stesso tempo che Schumacher si sta allenando: "Ha ritrovato il piacere nella cosa adesso che ha superato la prima difficoltà di rimettersi a fare training - ha spiegato Weber -. Michael pensa: "Adesso ho ritrovato il mio ritmo e vado avanti'".

"Schumi si allena come se dovesse correre domenica a Valencia", aggiunge la Bild. Ieri Luca Badoer, riporta il tabloid, si è lasciato scappare - riferendosi a Schumacher - che ritornare in pista "era il suo sogno". L'ex pilota di Formula Uno, rivela il quotidiano, ha nella sua villa in Svizzera una parete per rocciatori alta otto metri, che gli serve per rafforzare i muscoli delle mani e degli avambracci. Inoltre, fa esercizi per affinare la coordinazione dei movimenti e usa una speciale macchina per potenziare la muscolatura del collo.

INTANTO BADOER... Comincia piano la sua avventura con la Ferrari. chiamato a sostituire Felipe Massa fermato dal terribile incidente nel Gp d'Ungheria il pilota veneto, nella prima sessione delle prove libere del Gran Premio d'Europa a Valencia, ha fatto segnare l'ultimo tempo in 1'45"840. Solo decimo il compagno di squadra Kimi Raikkonen con il crono di 1'43"384. Il più veloce è stato Rubens Barrichello con la Brawn Gp (1'42"460), davanti alle due McLaren di Heikki Kovalainen (1'42"636) e Lewis Hamilton (1'42"654). Nono l'idolo di casa Fernando Alonso che con la sua Renault ha fermato il cronometro sull'1'43"345. Quarto il leader del Mondiale Jenson Button con la Brawn Gp in 1'43"074 davanti alla Red Bull di Sebastian Vettel (1'43"088). Sedicesimo tempo per la Force India di Giancarlo Fisichella (1'44"126), non oltre il 18/o l'altro italiano alla Toyota Jarno Trulli in 1'44"638.

Come previsto è arrivato questa mattina sul circuito cittadino di Valencia Michael Schumacher, che dai box Ferrari sosterrà l'amico Badoer.(eurosport.it)

20.8.09

Bolt stratosferico, 19"19

Usain Bolt sposta avanti un'altra frontiera. Dopo l'incredibile 9"58 nei 100 metri, il giamaicano ha vinto l'oro nei 200 con uno straordinario 19"19, migliorando il record stabilito a Pechino di 11 centesimi, proprio come nei 100. Bolt ha divorato i primi metri di pista, presentando nettamente al comando all'ingresso in rettlineo. Nella seconda metà ha spinto fino in fondo, stringendo i denti, andando alla ricerca dei propri limiti. E ne è uscito un record impressionante. Staccatissimi gli altri: il panamense Alonso Edward, secondo con 19"81, e lo statunitense Wallace Spearmon, bronzo in 19"85. Altri due elementi rendono ancora più grande la prestazione di Bolt: il vento leggermente contrario (-0,3 metri al secondo) e la falsa partenza del francese David Alerte, che ha inevitabilmente condizionato la velocità di uscita dai blocchi. "Ho fatto quello che dovevo, quello per cui ero venuto. Sapevo di essere in buone condizioni, ho corso bene", ha detto il giamaicano ai microfoni Rai dopo la gara. Bolt può completare il tris con la staffetta 4x100: domani sono in programma le batterie, sabato la finale. Antonietta Di Martino chiude al quarto posto nella finale del salto in alto femminile ai Mondiali d'atletica di Berlino. L'azzurra ha superato la quota di 1.99 ma ha fallito i 3 tentativi a 2.02. La gara è stata vinta a 2.06 dalla croata Blanka Vlasic, che bissa così il titolo mondiale di Osaka 2007. Argento alla russa Anna Chicherova, bronzo alla tedesca Ariane Friedrich. Dopo la vittoria, la Vlasic ha fatto portare l'asticella a 2.10 per battere lo storico record del mondo di Stefka Kostadinova, che resiste dal 1987, ma ha fallito i tre tentativi. Ryan Brathwaite delle Barbados ha vinto il titolo mondiale nei 110 ostacoli con 13"14 in un arrivo intricatissimo, che ha visto tre atleti tagliare quasi contemporaneamente il traguardo. Argento pari merito agli statunitense Terrence Trammel e David Payne con 13"15. Nelle semifinali la gara aveva perso uno dei suoi protagonisti annunciati, il cubano Dayron Robles, primatista dei 110 hs e olimpionico a Pechino. Già nel primo turno Robles aveva avuto problemi, qualificandosi con il terzo posto in batteria e dimostrando di non essere a posto fisicamente. A fine gara il cubano aveva parlato di un problema al tendine del ginocchio sinistro, spuntato proprio nel momento sbagliato, nella fase più importante della stagione. Ieri Robles ha riposato, ha fatto fisioterapia e il problema sembrava alle spalle. Ma la sua semifinale è durata pochi metri: partito bene, Robles ha abbattuto il primo ostacolo, poi anche il secondo, arrendendosi all'approccio del terzo. Il miglior tempo in semifinale è stato realizzato da Ryan Brathwaite di Barbados con 13"18. L'infortunio del campione olimpico va ad aggiungersi agli altri forfait eccellenti di questo mondiale, come quello del velocista statunitense Tyson Gay, costretto a rinunciare ai 200 metri, e delle fondiste etiopi Tirunesh Dibaba e Sileshi Sihine. Clarissa Claretti si è qualificata per la finale del lancio del martello ai Mondiali di Atletica di Berlino 2009. L'azzurra è passata grazie alla dodicesima e ultima misura, scagliando l'attrezzo a 70.01. Fuori dalla finale di sabato pomeriggio, invece, l'altra italiana presente nelle qualificazioni, Silvia Salis che non è andata oltre la misura di 69.55. Il miglior lancio è della tedesca Betty Heidler (75.27). La giamaicana Melain Walker, olimpionica a Pechino, ha vinto la medaglia d'oro nei 400 ostacoli con 52"42, record dei Campionati Mondiali e primato mondiale stagionale. Al secondo posto la statunitense Lashinda Demus, che ha perso terreno decisivo al 9° ostacolo; medaglia di bronzo per Josanne Lucas di Trinidad e Tobago. All'esordio iridato, Daniele Meucci ha sperato fino all'ultimo chilometri di entrare nella finale dei 5.000 metri. L'atleta dell'Esercito è andato in crisi all'ultimo chilometro e per lui c'è stato solo il 14° posto con il tempo di 13'37"79. Davanti, Kenenisa Bekele si è imposto agevolmente in 13'19"77.

18.8.09

Usain Bolt fa jogging nei 200 metri


Dopo il 20"70 nel primo turno di questa mattina, Usain Bolt ha abbassato il tempo a 20"42 nei quarti di finale, vinti agevolmente. Il giamaicano, apparso più serio del solito prima del via, ha dato l'impressione di fare jogging: partito bene, si è presentato all'ingresso in rettilineo nettamente al comando, poi a 50 metri dal termine ha tirato il freno a mano, fino a farsi quasi riprendere dagli altri. Domani sono in programma le semifinali (alle 19.25), giovedì alle 20.35 si disputa la finale. Dopo la mostruosa prestazione nei 100 metri di domenica sera, i bookmaker non ne vogliono più sapere di Bolt. Sulle lavagne di quelli italiani non c'è più traccia del giamaicano, mentre quelli esteri continuano ad abbassare la quota sul successo del giamaicano nei 200 metri. L'ultima drastica correzione, riferisce Agipronews, è arrivata con la decisione di Tyson Gay di non correre la gara, per preservare le proprie forze in vista della staffetta 4x100m. Le quote aggiornate ora danno Bolt vincente a 1,001. In pratica, scommettendo 10 euro si vince un centesimo. Era la favorita numero uno e ha rispettato il pronostico. La statunitense Sanya Richards ha vinto la medaglia d'oro nei 400 metri dominando la finale in 49"00. Argento alla giamaicana Shericka Williams, bronzo alla russa Antonina Krivoshapka. Da Berlino arriva intanto il primo caso di doping: il marocchino Jamal Chatbi, che avrebbe dovuto disputare oggi la finale dei 3000 siepi, è risultato positivo a un controllo antidoping. Lo ha comunicato la Federatletica marocchina. Chatbi, controllato il 15 agosto scorso, è risultato positivo al clenbuterolo, un anabolizzante. La federazione ha precisato che l'atleta chiederà le controanalisi. Domenica Chatbi, 25enne che vive e si allena a Bergamo, si è qualificato per la finale piazzandosi al secondo posto nella terza batteria. In questa stagione l'atleta marocchino ha vinto i Giochi del Mediterraneo e abbassato il suo record personale di 13 secondi. Il programma del pomeriggio e della serata prevede cinque finali: triplo, 400 ostacoli e 3.000 siepi uomini, giavellotto e 400 donne. (Fonte: Gazzetta dello Sport)

Come un fulimine lanciato nella storia

Usain Bolt si conferma l'uomo più veloce del pianeta: il giamaicano ha dominato la finale dei 100 metri ai Mondiali di atletica di Berlino, infilando un nuovo, pazzesco, record del mondo. L'olimpionico ha abbassato il suo stesso primato di ben 11 centesimi, portandolo dal 9"69 di Pechino al 9"58 di Berlino. Nettamente distanziati tutti gli altri rivali, primi fra tutti lo statunitense Tyson Gay, che pure ha fatto segnare uno straordinario 9"71 (nuovo record Usa), e l'altro giamaicano Asafa Powell, bronzo in 9"84. La nuova impresa messa a segno a Berlino sembra avere un’importanza relativa per Bolt. «Non sono venuto qui per fare il record del mondo, sono venuto per vincere una medaglia. È stata una gara fatta bene e sono felice per questo. Volevo gareggiare e mi volevo divertire ed è andata proprio così. Pronto per le altre due medaglie (200 e 4x100)? Sicuramente», ha detto il giamaicano alla Rai. Nella 20 km di marcia la regina resta Olga Kaniskina. Oro ai Mondiali di Osaka e ai Giochi di Pechino, la russa ha ottenuto il titolo iridato anche a Berlino dove ha conquistato il gradino più alto del podio chiudendo in 1h28'10". Alle sue spalle l'irlandese Olive Loughnane, argento, e la cinese Hong Liu, bronzo. L'azzurra Elisa Rigaudo, terza lo scorso anno a Pechino, si è dovuta accontentare del nono posto. Per quanto riguarda gli altri azzurri in gara, Elisa Cusma Piccione ha passato il primo turno delle batterie nella gara dei 800 metri femminili. L'azzurra è arrivata prima nella propria batteria, con un tempo di 2'02"32 e si è qualificata per le semifinali. Fuori invece Daniela Reina che si è classificata quinta. Per quel che riguarda il lancio del peso Chiara Rosa non ha superato le qualificazioni chiudendo ottava nel gruppo A (17.89).

14.8.09

Pennetta batte Williams!

Continua lo splendido cammino di Flavia Pennetta verso l'ingresso nella top ten del ranking Wta. Negli ottavi fi finale del Wta di Cincinnati, la tennista brindisina ha messo a segno un altro colpo, in questo momento di ottimo stato di forma, battendo in due set Venus Williams: 7-6 6-4 il punteggio finale. Complice una Williams non in palla, con qurantuno errori per tutto il match, la Pennetta si è fatta recuperare un break di vantaggio nel primo set, per poi vincere al tie break. Ma non c'è stato un solo momento in cui la Williams ha dato segno di poter superare la brindisina. Adesso la Pennetta è virtualmente decima, perché a pari punti con Ana Ivanovic, a 3270. Ma il sistema Wta non prevede ex aequo, e i punti sono conteggiati in maniera diversa a seconda che siano stati conquistati nei tornei dello Slam e in quelli del Mandatoty. In questo modo la serba ha un vantaggio di quindici punti. Per superararla definitivamente, la Pennetta deve vincere domani, nel quarto di finale che la vedrà protagonista nel torneo su cemento di Cincinnati. La prossima avversaria sarà la slovacca Hantuchova, vincente sulla Zvoraneva per 8-6 0-6 7-5. (puntosport.net)

Brutto incidente per Michael Phelps

Ancora una volta Michael Phelps fa parlare per i suoi guai al di fuori della piscina. Dopo un arresto per guida in stato di ebrezza e una pipa di vetro tra le mani, l'atleta è rimasto coivolto in un incidente stradale. A Baltimora la sua Cadillac Escalade si è scontrata a un incrocio tra Biddle Street e Calvert Street con una Honda Accord. L'auto del nuotatore ne è uscita piuttosto ammaccata ma fortunatamente sia lui sia i passeggeri che si trovavano a bordo della vettura, un uomo e una donna, sono rimasti illesi. La donna, una giapponese, al volante della Honda, invece, è stata portata in ospedale per precauzione. Nell'incidente è rimasta coivolta anche una terza auto parcheggiata nei pressi del luogo dov'è avvenuto lo scontro. Phelps ha rifiutato ogni cura medica e dopo aver risposto alle domande di rito della polizia, che ha appurato che l'incidente non è stato causato dall'alcol, è andato via a bordo di un Suv di un amico. Questo è il terzo caso che vede lo squalo di Baltimora sotto i riflettori al di fuori dell'acqua della piscina, anche se in questo caso la sua immagine non ne esce macchiata, alcol e droghe non centrano e le responsabilità devono ancora essere chiarite. Phelps aveva 19 anni quando, nel novembre 2004, era stato arrestato a Salisbury nel Maryland per guida in stato di ebrezza: l'atleta non aveva rispettato uno stop, era stato fermato da un agente e aveva trascorso una notte in carcere. Più recentemente, invece, lo scorso febbraio, la stella del nuoto mondiale era stata immortalata dal News of the World mentre, durante una festa, maneggiava un bong, una pipa di vetro solitamente utilizzata per assumere sostanze stupefacenti e le fotografie avevano fatto il giro del mondo. (eurosport.it)

11.8.09

Re Schumi non ce la fa ma c'è Badoer

«Ho fatto il massimo per rendere possibile il temporaneo ritorno . Con grande rammarico, non ha funzionato». La notizia è un fulmine a ciel sereno per i tifosi Ferrari e tutti gli appassionati di Formula 1. Michael Schumacher non tornerà a guidare la Ferrari in Formula 1. Il 40enne pilota tedesco ha annunciato la decisione dal proprio sito ufficiale. Il sette volte campione del mondo avrebbe dovuto sostituire il brasiliano Felipe Massa al volante della Ferrari F60 a partire dal Gp d’Europa, in programma a Valencia il 23 agosto. «Ieri sera -dice Schumi- ho informato il presidente Luca di Montezemolo e il team principal Stefano Domenicali. Purtroppo, non sono in grado di sostituire Felipe». La causa del ritiro è da ricercarsi nelle condizioni fisiche del tedesco: « Non siamo riusciti a risolvere i problemi al collo, con il dolore emerso dopo il test privato al Mugello. Dal punto di vista medico e terapeutico abbiamo provato di tutto», dice Schumi. Il tedesco, che il 29 luglio aveva annunciato il clamoroso ritorno alle competizioni, era sceso in pista sul tracciato toscano del Mugello lo scorso 31 luglio, quando aveva provato una F2007. Con la monoposto utilizzata dal Cavallino nel Mondiale di 2 anni fa, Schumi aveva completato 67 giri. «Dobbiamo vedere come reagiranno il mio corpo e i miei muscoli nei prossimi giorni», aveva detto dopo il collaudo. Alla fine della scorsa settimana, il driver aveva anche provato a testare la sua condizione per due giorni al volante dei kart sulla pista lombarda di Lonato. «Abbiamo avuto due ottime giornate sui Kart a Lonato. Braccia, torace, spalle, collo: un allenamento eccellente, senza dubbio», diceva Schumi. Evidentemente, il quadro è cambiato dopo le valutazioni delle ultime ore. L’annuncio di Schumi, ironia della sorte, cade esattamente 14 dopo (siamo nel 1995) quello dell’Avvocato Gianni Agnelli. che rivelò alla stampa di avere ingaggiato il pilota tedesco allora alla Banetton. Intanto la Ferrari ha annunciato sul suo sito che sarà il collaudatore Luca Badoer a sostituire Schumacher nel Gran Premio d'Europa sul circuito di Valencia. (Fonte: La Stampa)

9.8.09

Il "Killer" inchiodato dal Cera

C'è sempre estrema delusione nel dover riportare queste notizie. Di Luca è risultato positivo anche alle controanalisi.
Danilo Di Luca, vincitore del Giro d'Italia 2007 e secondo quest'anno, è risultato positivo all'Epo Cera anche nelle controanalisi. Lo si è appreso in ambienti del ciclismo. Le controanalisi sono state effettuate al laboratorio di Chatenay e validate da quello di Vienna. Di Luca era risultato positivo per due volte all'Epo ricombinante Cera il 20 e il 28 maggio in prelievi effettuati durante l'ultimo Giro d'Italia. L'abruzzese era stato sospeso dall'Unione ciclistica internazionale lo scorso 22 luglio, alla prima positività. Ora rischia due anni di squalifica. Il ciclista aveva dichiarato che se anche le controanalisi avessero confermato la sua positività, avrebbe interrotto la carriera. (Fonte: Corriere della Sera)

7.8.09

Il defender già vola

Credo un po' controcorrente che il Defender si stia preparando a cedere lo scettro, anzi, la "brocca".
"Alinghi 5", certo, se dovesse confermare l'ottima progettualità dei cantieri svizzeri - come l'ultima nata "Sui 100" - sarà ostico da battere. Per il momento però resta l'indubbio vantaggio del team di Larry Ellison e cioè un mezzo già varato da tempo e meglio conosciuto. Una volta in acqua si vedrà davvero il trionfo della tecnica con chi avrà lavorato meglio a virare sulla prua dell'altro. Il mezzo ma anche l'equipaggio, questo Oracle lo sa benissimo. Intanto "Alinghi 5" si cimenta in un volo/trasporto spettacolare oltre le Alpi facendo "storcere" il naso all'insù a tifosi svizzeri ed italiani. Tutti ad ammirare l'ultimo nato in casa Bertarelli con chi già scommette che il catamarano designato a difendere i colori della Société Nautique de Genève sarà puntuale al successo come un orologio svizzero. Consiglio di guardare i video, spettacolari.
Alle 14.24 Alinghi si bagna per la prima volta in Mediterraneo, dopo un viaggio durato oltre 5 ore dal lago di Ginevra. Il maxi catamarano ha raggiunto così già montato quel mare aperto su cui è “obbligato” a navigare per difendere la Coppa America, come prevede l’antico regolamento (conosciuto come Deed of Gift). Un viaggio tranquillo – considerate le difficoltà del trasporto stesso, i 4 elicotteri coinvolti, fra cui uno, il Mi26T, attualmente il più grande del mondo per il trasporto – se non fosse stato per un problema burocratico che ha “rallentato” la corsa di Alinghi. Un permesso mancante dalla Capitaneria di Porto ha fermato il convoglio (che dopo il confine italiano si è arricchito di un altro mezzo, quello della Avionord che ha fatto da apripista per seguire la rotta prestabilita) a Biella dove era già prevista una sosta per il rifornimento. Appianata la questione, il convoglio è ripartito alla volta del mare aperto. Visto il divieto di sorvolare città, autostrade e altri insediamenti umani, Alinghi 5 è arrivato sul mare Ligure prima di raggiungere Genova, dove è appunto ammarato, con l’acqua che si increspava in maniera impressionante, sotto l’effetto delle 8 pale del bi turbina russo. Nei 158 anni di storia della Coppa America, non si era mai stato a qualcosa di simile, anche se nelle ultime edizioni ci eravamo “abituati” a maxitrasporti con i giganteschi aerei Antonov. Ma all’epoca si aveva a che fare con barche monoscafo, lunghe sì (27 metri circa), ma molto più strette (3.5 metri allora, contro i 25.5 della barca di Bertarelli). Impressionante anche la misura dell’albero, 52 metri, che è arrivato in Italia (sempre dal lago di Ginevra) con un altro elicottero, più piccolo. Dopo le “tensioni” per il trasbordo sopra le Alpi (molto spettacolare il passaggio del Gran San Bernardo, oltre 2400 metri, con alcune inquadrature spettacolari con il Monte Bianco come sottofondo) adesso Alinghi si prepara a un mese di soggiorno italiano e tre settimane di allenamento in queste acque prima di imbarcarsi ancora. Ma questa volta il super tecnologico catamarano non volerà più: per arrivare negli Emirati Arabi Uniti (nel piccolo regno di Ras al-Khaimah) dove si confronterà con il trimarano di Bmw Oracle, in tre sfide, a cominciare dall’8 febbraio 2010, verrà depositato in Oriente da una nave da carico. L’emozione del “volo” d’ora in poi cercherà di provarla solo sull’acqua… (Fonte: Gazzetta dello Sport)

3.8.09

Roma 2009, Shangai 2011

Il saluto del mondo alle "vasche romane" che tanto ci hanno appassionato in questi giorni dove Roma è tornata seppur parzialmente capitale dello sport. Da domani il Foro Italico diverrrà un immenso cantiere dove il monta e smonta la farà da padrone. Verranno infatti smantellate alcune strutture create appositamente per i mondiali di nuoto e si riapriranno i cantieri per la costruzione di alcuni impianti programmati proprio per questa rassegna iridata. Nel trambusto certo che avverrà tra il Foro Italico ed il litorale di Ostia, Roma pensa già ad una probabile candidatura olimpica. Senza volgere prematuramente lo sguardo ad ottobre il nostro saluto va agli atleti, ai tanti volontari, al comitato organizzatore, alla Fin, al Coni e ad una città unica. Si nuota verso Shangai 2011, altri lidi, stesse mete, altri record.
F
ederica Pellegrini e Michael Phelps. L'atleta azzurra e il pluricampione americano sono le star del mondiale di Roma09. La Pellegrini e Phelps hanno ricevuto il "Fina Throphy" per il miglior risultato tecnico raggiunto. Poi c'e' stato il passaggio di consegne con Shanghai, che da Roma riceve l'eredita' e nel 2011 ospitera' il prossimo mondiale. La Cina trionfa nei mondiali di nuoto di Roma 2009 con 11 medaglie d'oro, 7 d'argento e 11 di bronzo. Secondi gli Stati Uniti con 10 ori, altrettanti argenti e sette bronzi. Terza piazza per la Russia. L'Italia non sfigura e conquista la sesta posizione, alle spalle di Germania e Australia. Pellegrini, Filippi e gli altri azzurri hanno conquistato 4 medaglie d'oro, una d'argento e 5 di bronzo. Ultime battute per le gare degli azzurri.Alessia Filippi non ce l'ha fatta ad entrare nella finale dei 400 misti. L'azzurra, campionessa dei 1500 sl e bronzo negli 800 sl, ha chiuso solo undicesima le batterie con il tempo di 4'39"58. Fuori anche l'altra azzurra, Francesca Segat, 21/a in 4'43"77. La piu' veloce e' stata l'australiana Stephanie Rice in 4'34"62. Luca Marin si e' qualificato per la finale dei 400 misti maschili, ma e' finito settimo. Il tunisino Oussama Mellouli si e' aggiudicato l'oro nei 1500 metri stile libero ai campionati mondiali di nuoto in corso a Roma, nuotando in 14'37''28. Federico Corbeltaldo ha sfiorato il podio, con il quarto tempo. L'inglese Liam Tancock ha vinto la medaglia d'oro nei 50 metri dorso nuotando in 24"04, che è il nuovo primato del mondo. Il precedente primato, 24"08 lo aveva stabilito ieri lo stesso Tancock. La russa Yuliya Efimova ha vinto la medaglia d'oro nei 50 rana donne stabilendo anche il nuovo record del mondo con il tempo di 30"09. Il precedente apparteneva alla canadese Amanda Reason, stabilito a Montreal l'8 luglio scorso con il tempo di 30"23. Argento all'americana Rebecca Soni (30"11) e bronzo per l'australiana Sarah Katsoulis (30"16). (Fonte: Rai News 24)

1.8.09

Magica Alessia

Aveva detto di voler vincere l'oro. Alla fine è arrivata solo una medaglia di bronzo. Solo? Il sorriso di Alessia Filippi dopo la gara dimostra che si può essere felici anche dopo un terzo posto: quello ottenuto dalla nuotatrice azzurra negli 800 stile libero al mondiale di nuoto di Roma. La vittoria è andata alla danese Lotte Friis che ha nuotato 8'15"92. Argento per l'inglese Joanne Jackson (8'16"66). «Sono felicissima, perché non riesco nemmeno a camminare per quanto ho faticato - ha dichiarato l'azzurra ai microfoni di Rai Sport - Ero un po' stanca ma ci ho creduto fino alla fine, ho tenuto duro, ho faticato come una bestia ma sono contenta. Poche volte sono rimasta così contenta perché ho dato l'anima, la testa, tutto». E non è mancato nemmeno un inchino di ringraziamento al pubblico romano che l'ha incitata. «Questi brividi non li ho mai provati nella mia vita e credo che non li proverò mai più - ammette - Ringrazio il pubblico per la carica che mi ha dato». Come nella finale vinta dei 1500, l'azzurra è partita con un'andatura controllata. Ai 200 metri è transitata in 2'03"05, non lontana dalla leader, la rumena Camelia Potec (2'01"95). Il gap rispetto alla prima posizione è sceso al di sotto di un secondo ai 300 metri ed è rimasto sostanzialmente invariato ai 400 metri. A metà gara la Filippi è passata in 4'08"70, con la Friis (4'07"51) a tirare il gruppo. La romana ha cominciato gli ultimi 200 metri in terza posizione e con un forcing imperioso che l'ha portata a 0"54 dalla Friis ai 700 metri. Il divario è stato quasi completamente annullato nella penultima vasca. Negli ultimi 50 d'oro, quando il pubblico del Foro Italico sperava nel sorpasso, la Filippi ha perso brillantezza. Non è riuscita a insidiare la Friis e non ha nemmeno potuto respingere l'assalto della Jackson. La performance dalla capitolina regala all'Italia il quinto bronzo e la decima medaglia della rassegna. Nelle altre gare della giornata, Michael Phelps ha conquistato la medaglia d'oro nei 100 metri farfalla nuotando in 49"82. Il precedente primato 50"01, lo aveva stabilito venerdì il serbo Milorad Cavic, secondo nella gara vinta da Phelps. Il brasiliano Cesar Cielo Filho ha invece vinto la medaglia d'oro nei 50 stile libero maschili. Il verdeoro, già trionfatore nei 100 metri, si è imposto in 21"08 davanti ai francesi Frederick Bousquet (21»"1) e Amaury Leveaux (21"25). (Fonte: Corriere della Sera)