
27.6.08
Anima a la Selecciòn!

26.6.08
Via Donandoni, c'è Lippi

La Federazione non ha reso nota la durata del contratto di Lippi, ma sarà quasi certamente un biennale. Con obiettivo, ovviamente, i Mondiali del 2010. I dettagli saranno stabiliti prima della conferenza di presentazione di martedì.
"Sono molto, molto, molto felice. E sono molto motivato. Alla prossima settimana". Così il neo c.t. ha commentato la sua nomina, dando l'appuntamento al vernissage di presentazione.
25.6.08
L'Italia ha il suo portabandiera

L`ultima Olimpiade da vivere da protagonista in acqua e fuori. Una chiusura con i brividi del ruolo che andra` a ricoprire. L`orgoglio di Antonio Rossi, portabandiera ai Giochi di Pechino, si evince dalle parole cariche di entusiasmo per un incarico che lo proietta nel gotha degli sportivi italiani. Nessuna pressione, anzi uno stimolo a fare bene nella sua disciplina, il K4, per chiudere in bellezza la sua storia a cinque cerchi. `E` un grande onore essere il portabandiera dell`Italia - ha detto a Datasport - Un qualcosa che mi inorgoglisce e che soddisfa la federazione che rappresento e anche la mia squadra, le Fiamme Gialle. Un`emozione anche per la mia famiglia`.Una motivazione ulteriore per andare a cercare il risultato: `Non c`e` nulla di negativo nel ricoprire un incarico tanto importante - ha spiegato - Anzi, al contrario, avro` tutti gli occhi puntati addosso e questo fara` crescere la voglia di non tradire le attese`. Aspettative incombenti, considerando il medagliere di Atene (31 medaglie), che in primis, il presidente del Coni Gianni Petrucci vorrebbe vedere almeno eguagliato: `Visti i risultati in questi ultimi tempi direi che l`impresa, nonche` l`obiettivo di eguagliare il numero di medaglie di Atene, sia fattibile - ha proseguito - Il che ci confermerebbe tra i Paesi piu` importanti a livello sportivo`. L`approccio ai Giochi di Pechino e` stato funestato da polemiche di vario tipo, passando attraverso le accuse di Olimpiadi poco trasparenti fino ad arrivare a ipotizzare il boicottaggio per una situazione socio-politica complicata: `Per quanto riguarda il doping preferirei pensare che si parta tutti allo stesso livello, almeno nel mio sport - ha commentato ancora Rossi - Credo che si fara` il possibile per rendere trasparente questa edizione, tanto e` vero che io avallo assolutamente tutte le iniziative intraprese dalla Wada`. Quanto al clima politico: `Penso che sia giusto parlarne almeno fino all`inizio dei Giochi, ma poi credo che l`attenzione, specie per noi atleti, dovra` indirizzarsi esclusivamemnte sull`aspetto sportivo - ha detto - Poi, al ritorno, sarebbe bene che si parli dell`argomento arricchito dalla esperienza di chi ha potuto constatare con mano l`ambiente`. Tornando alle prestazioni, Rossi non si sbilancia: `L`obiettivo e` quello di dare il meglio e di uscire a testa alta - ha spiegato - Sarebbe bello ripetere il terzo posto ottenuto agli Europei, vorrebbe dire conquistare una medaglia importante`. L`ultima perche` non ci saranno appelli: `Credo proprio di si`, questa sara` l`ultima volta che partecipero`. Dopo tanti anni desidero fare anche altro`. Ma almeno fino alla fine dei Giochi, Antonio Rossi sara` l`orgoglio d`Italia, comunque vada.
23.6.08
I rigori condannano l'Italia, la Spagna va

21.6.08
Favola turca

20.6.08
Lusitani ko, Germania avanti

18.6.08
Ineffabile Domenech e grazie Olanda

La realtà virtuale è diventata realtà e basta nella ripresa, con i gol della punta dell'Ajax e di quella dell'Arsenal che hanno cancellato l'ipotesi biscotto cui forse i romeni avevano cominciato a fare la bocca dopo il tanto parlare dei giorni scorsi. Si era parlato pure di un'Olanda largamente rimaneggiata e, in questo caso, van Basten non ha deluso le attese. Aveva detto: "Ne cambiero' molti". Ne ha cambiati nove. Boulahrouz ed Engelaar sono gli unici superstiti delle imprese con Italia e Francia, che hanno consentito all'Olanda di qualificarsi ai quarti. La Romania invece è pressoché la stessa che ha pareggiato con le prime due al mondo.
Piturca si affida al terzo modulo diverso in tre partite, stavolta tocca al 4-4-2 con Nicolita esterno destro del centrocampo. Il giocatore della Steaua Bucarest e' l'unica novita' (rispetto alla gara con l'Italia) "voluta" dal ct romeno, costretto a sostituire lo squalificato Goian e l'infortunato Radoi con Ghionea e Cocis.
L'atteggiamento dei romeni è quello già visto in questo Europeo, tutti dietro e contropiede puntando su Mutu. L'attaccante della Fiorentina, unico vero spauracchio di un'Olanda insolitamente macchinosa, si accende con tiro fuori misura al 30', quattro minuti prima che van Persie sbagliasse di testa da ottima posizione. Problemi di mira anche per Huntelaar, che al 33' conclude alto da breve distanza.
L'oscar dello spreco però va a Robben, incredibilmente fuori il suo tocco a tu per tu con Lobont. La legge calcistica "gol sbagliato gol subito" sembra trovare applicazione al 44' ma Codrea, lasciato solo da Engelaar, grazia gli orange spedendo la palla in curva. E' troppo libero anche Mutu quando, dopo 17'' della ripresa, tenta di sorprendere Stekelenburg che pero' si fa trovare pronto. Come il collega Lobont, protagonista di un grande salvataggio su un numero di van Persie (5'). Ma l'ex portiere della Fiorentina non può fare niente quattro minuti più tardi sul piattone di Huntelaar liberato da un velo di Engelaar cui abbocca Contra. Boulahrouz e van Persie vanno vicini al bis che si concretizza, dopo un'occasione divorata da Mutu al 38', al 42' quando ancora van Persie anticipa Contra e scarica sotto l'incrocio.
E' il punto sulla partita, discorso chiuso. Quello del biscotto ai danni dell'Italia invece non si è mai aperto e adesso van Basten puo' vantare un favore da chiedere all'amico Donadoni. Chissà se chiederà di riscuotere il credito in un'eventuale semifinale...
"Ora Italia!"

17.6.08
Italia - Francia: ennesimo derby

Passion_Still_Lives_Here_Article Antonella & Gazzetta dello Sport
Due anni dopo ... ci risiamo. Abbiamo di nuovo di fronte i "cugini" d'oltralpe. Molti vedono la squadra francese come una maledizione. Io la vedo come un derby. Un derby da vincere, ovviamente! Oltre che sconfiggere la squadra di Domenech, dobbiamo sperare di ricevere un "favore" dall'Olanda, per conquistare i quarti di finale di EURO 2008. Una vittoria della Romania contro gli Oranje eliminerebbe infatti gli Azzurri a prescindere dal risultato del Letzigrund, ma c'è fiducia che la formazione di Marco van Basten faccia sua l'intera posta in palio.
Nelle interviste di ieri, anche i nostri ragazzi erano fiduciosi: "Domani sarà difficile per la Romania battere l'Olanda, che è una squadra fortissima", ha previsto Mauro Camoranesi. Alessandro Del Piero, suo compagno di squadra nella Juventus, è d'accordo. "La speranza è che l'Olanda vinca - ha detto Pinturicchio - Van Basten è un grande allenatore, è chiaro che facciamo il tifo per lei, anche se non possiamo permetterci di pensarci troppo". "La Francia arriva nelle stesse nostre condizioni, vedremo chi reagirà meglio", la riflessione di Del Piero. "Le nostre energie saranno comunque rivolte solo a questa partita, l'unica in cui possiamo decidere il nostro destino".
Concentrazione massima, dunque, sulla partita odierna.
E così deve essere, se vogliamo che il cammino azzurro continui.
Ah, quasi dimenticavo ... se qualcuno ha degli amuleti scaramantici ... beh, è il momento di tirarli fuori!
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E venne il giorno di Francia-Italia. Quasi una questione privata se Olanda-Romania dovesse finire con Chivu e compagni promossi ai quarti. Ma poiché tutti sono pronti a giurare sulla deontologia di Marco Van Basten, conviene sperare. Prima di tutto bisogna battere la Francia. E per riuscire a superare i cugini d'Oltralpe occorre brio, classe e potenza.
MOMENTO CASSANO - Ieri Roberto Donadoni ha nascosto l'allenamento. Come dargli torto? Le grandi manovre prima della battaglia finale. Un'ora di prove e forse l'ispirazione giusta. Si ipotizza, per le 20.45 di questa sera, un 4-3-1-2, modulo già utilizzato in partenza contro i romeni, ma con un paio di accorgimenti. Potrebbe, dovrebbe, essere la partita di Antonio Cassano, punta con Luca Toni, supportato da Perrotta, che, rispetto alla gara di venerdì scorso, prenderebbe il posto di Camoranesi come trequartista.
GATTUSO RINGHIA - La linea del centrocampo può nuovamente contare su Gattuso, rimasto in panchina contro i romeni; un ritorno psicologicamente importante: l'anima del Mondiale per dare muscoli a un reparto che dovrà proteggere la difesa. Dovremmo stare tranquilli, perché in mezzo De Rossi è il complemento ideale, mentre a sinistra Pirlo, che alla vigilia si è detto sicuro di giocare, ha voglia di dimostrare che non è assolutamente alle corde. Poi la difesa. La stessa messa in campo contro la Romania. Vale a dire Zambrotta, Panucci, Chiellini e Grosso. In porta sua maestà Buffon, pronto a parare tutto e desideroso di ricevere i ringraziamenti dei tifosi.
ASPETTANDO TONI - Ci siamo, quindi. Nella partita decisiva, su cui incombe inevitabilmente il destino di Olanda-Romania, serviranno attenzione ma anche i gol. Finora all'Europeo i grandi leader hanno messo la loro firma. Da Cristiano Ronaldo a Ballack, da Torres a Villa, da Podolski a Ibra a Sneijder. Manca solo l'acuto di Luca Toni. La Francia è la sua occasione. Speriamo decisiva per l'azzurro all'Europeo.
13.6.08
Orgoglio azzurro, ma non basta

Buon avvio azzurro: all'8' colpo di testa di Del Piero, fuori di poco. Tanta pressione, Romania schiacciata nella propria metà campo. Ma al 15' contropiede di Mutu e grande parata di Buffon. E al 18' punizione di Tamas e ancora grande Buffon. Al 20' tiro di Chivu, deviazione di Panucci verso la porta azzurra: palo. Nel finale di tempo due grandi parate di Lobont. Annullato gol valido a Toni. All'intervallo è 0-0.
Inizio di ripresa spumeggiante. Erroraccio di Zambrotta che libera Mutu davanti a Buffon: gol. Pareggio immediato con Panucci: 1-1. Al 17' assist di Del Piero per Toni che arriva in ritardo. Al 30' tuffo di testa di De Rossi e prodezza di Lobont. All'80' rigore per la Romania: Buffon para su Mutu.
Germania e Austria k.o.
Ballack e compagni soffrono la migliore organizzazione di gioco della nazionale di Blic, vanno sotto di due goal (papera clamorosa di Lehmann), non riuscendo a recuperare. Un risultato, quello maturato allo stadio Wothersee, che consente alla Croazia di qualificarsi per i quarti (quasi) da prima classificata, mentre la Germania resta ferma a quota 3 e dovrà sudarsi l'accesso ai quarti nell'ultimo turno, con la prospettiva di incontrare subito il quotato Portogallo.
La Croazia di Bilic dimostra di saper dare il meglio contro le grandi, come già era parso chiaro nel girone di qualificazione alla fase finale: lì aveva steso più volte Russia, Israele e soprattutto l'Inghilterra, facendosi invece sorprendere dalla Macedonia. All'esordio a Euro 2008, il sofferto 1-0 contro l'Austria non aveva raccontato tutta la verità su questo gruppo di giocatori dotati tecnicamente e ben diretti dal vulcanico e metallaro c.t. Bilic. I croati avevano offerto una prestazione modesta, ben diversa dall'eccellente primo tempo disputato contro la Germania.
Una prima fase di gara piuttosto equilibrata, poi gli slavi prendono in mano le operazioni. Al 24', è Srna a indovinare la spaccata vincente per l'1-0. Ci si attenderebbe la reazione - furiosa - dei tedeschi, ma l'unico pericolo per Pletikosa è una punizione-bomba di Ballack. Brividi molto maggiori dall'altra parte, con Kranjcar due volte protagonista: il talento del Portsmouth prima vanifica con un tiraccio una splendida combianzione tra Rakitic e Olic, poi si riscatta con un sinistro che esalta i riflessi di Lehmann.
Al 17' della ripresa, arriva l'episodio che indirizza ancora di più la gara dalla parte della Croazia. Su un cross proveniente dalla destra, Podolski devia il pallone che sbatte sul palo, ingannando Lehmann che voleva accompagnarlo sul fondo: Olic è pronto per il comodo tap-in che vale il 2-0.
L’allenatore tedesco Loew getta nella mischia Schweinsteiger al posto di Gomez, riportando Podolski in attacco. La mossa si rivela azzeccata, perché "Poldi" è al posto giusto al 34', quando una carambola tra Ballack e Robert Kovac gli aggiusta il pallone: gran botta e gol dell'1-2, partita riaperta. I tedeschi spingono alla ricerca del pari, ma non creano mai pericoli veri per Pletikosa.
Con un punto a testa, sia gli austriaci che i polacchi rimangono fermi al terzo posto nel Gruppo B. Ma questo risultato fa felice la Croazia, già qualificata ai quarti da prima in classifica.
L'inizio della partita è tutto dell'Austria. Tuttavia la scarsa (per non dire inesistente) propensione al gol dei suoi attaccanti impedisce di bucare la porta difesa da Boruc.
Un pari che serve poco a entrambe le squadre, quasi eliminate a meno di clamorosi ribaltoni nell'ultima giornata. Ospiti avanti con il brasiliano naturalizzato Guerreiro e raggiunti da un rigore al 93' del 38enne Vastic.
Il pubblico di casa, dopo gli slanci iniziali, si demoralizza, e di molto. L'unico barlume di gioia arriva dall'ingresso in campo della bandiera 38enne Ivica Vastic. Acclamato come una rockstar.
11.6.08
Italia, tira aria di assedio

Il Portogallo alza la voce

Spagna la conferma, Svezia la sorpresa

I piedi sono quelli che sono ma, quanto a condizione fisica, disciplina tattica e feroce applicazione gli allievi di Otto non sono secondi a nessuno. E così il ct venuto dalla Germania lascia a casa Pindaro e i suoi voli per schierare il suo 3-5-2 tutto raccolto a difendere il fortino attorno al totem. Dall'altra parte il 4-4-2 organizzato dal ct Lagerback offre poco in termini di inventiva e fantasia. Peccato, perché davanti la coppia formata dall'esperto Larsson e da Ibrahimovic meriterebbe ben altro sostegno.
Un vero e proprio "anti-calcio" quello dei greci, scesi in campo praticamente con l'obiettivo di non giocare per non far giocare neanche la Svezia. Fortuna vuole ci abbia pensato Ibra a mandare al diavolo questa tattica anti-gioco!
9.6.08
Dov'è l'Italia?

Motori, Ginnastica Ritmica e Volley

Grazie Cittadella: è di nuovo serie B!
8.6.08
Repubblica Ceca e Portogallo: buona la prima

L'italiano Rosetti dà il fischio d'inizio del primo match della rassegna continentale alle 18:00 precise.
I padroni di casa, circa 90 minuti dopo, escono dallo stadio di Basilea a testa bassa: la Repubblica Ceca vince per 1-0. Decisiva la rete di Sverkos al 70'.
La Svizzera in realtà parte meglio, trascinata dalla spinta del pubblico. La squadra di Kuhn sfrutta meglio il campo, si propone di più e gioca a ritmi più alti. La Repubblica Ceca ha una difesa tutta italiana (escluso Cech in porta, la linea è composta da Grygera (Juve), Ujfalusi (ex Fiorentina), Rozehnal (Lazio) e Jankulovski (Milan)) e dà l’impressione di essere molto granitica. Una Repubblica Ceca, come detto, fin troppo "italiana" e sfortunatissima perché colpita dall'infortunio del capitano Frei, bloccato da un problema al ginocchio sinistro dopo un contrasto con lo juventino Grygera.
Nel secondo tempo il dominio svizzero continua. Il calcio però non sempre premia chi gioca meglio. A sorpresa, dopo un’azione confusa, arriva il vantaggio ceco: un lungo colpo di testa di Rozehnal supera tutta la difesa svizzera e consente a Sverkos di presentarsi tutto solo davanti a Bersaglio. Insaccare con un diagonale diventa un gioco da ragazzi: Svizzera sotto e Repubblica Ceca avanti per 1-0.
Un gol di Pepe (nella foto), uno di Meireles, uno annullato (forse regolare) al difensore del Real, due pali (e mezzo) ed una traversa: questo quanto prodotto dalla formazione di Scolari in questo debutto ai campionati continentali.
Sono subito i lusitani a prendere in mano il match con Bosingwa che sbaglia il cross, ma il pallone colpisce il palo pur controllato dal portiere turco Volkan. I finalisti di Euro 2004 continuano a premere, mentre gli uomini di Terim puntano soprattutto sul contropiede. Pepe di testa fa esplodere la tifoseria portoghese per il gol dell’1-0, ma il guardalinee segnala il fuorigioco (molto dubbio) e l’arbitro puntualmente annulla. Il finale di primo tempo e` tutto di marca lusitana: Ronaldo colpisce il palo su punizione, Nuno Gomes manda fuori di testa da buona posizione e, infine, Mourinho viene fermato da Gokhan al momento del tiro a botta sicura.
Terim prova a cambiare qualcosa con l’inserimento di Sabri, ma il copione del match non cambia.
Al 61’ il vantaggio portoghese: splendido uno-due Nuno Gomes-Pepe con il difensore del Real Madrid a chiudere in rete. Quattro minuti più tardi è ancora un legno a fermare i vice campioni d’Europa: cross di Ronaldo, colpo di testa di Nuno Gomes e la traversa respinge il tiro. I turchi cercano di reagire, ma faticano a rendersi veramente pericolosi. Nei minuti di recupero, il Portogallo trova anche il raddoppio dopo un perfetto contropiede concluso positivamente da Meireles. E’ il risultato più giusto per una gara completamente dominata da Ronaldo e compagni. Questa sera, scendono in campo le squadre che formano il Girone B: Austria - Croazia, a Vienna, alle ore 18 e Germania - Polonia a Klagenfurt alle ore 20.45.