28.1.09
Magnini vuole la terza corona
26.1.09
Zoeggeler: il re è sempre e solo lui

25.1.09
Kitzbuehel, gioia Thaler

24.1.09
Faiella e Scali che argento!

"Sono molto arrabbiata con me stessa - dice Carolina - sono in forma, non mi manca niente e una caduta del genere è inspiegabile. Non è ne questione di allenamento, nè di tecnica. Capita una volta su un milione. Peccato, perché su quel lutz non ho nemmeno potuto portare a termine una rotazione e ho perso un sacco di punti. Comunque dormirò tranquilla: è ancora tutto in gioco". Oltre alla Kostner nel corto c'erano altre due azzurre. Francesca Rio ha chiuso al 17° posto, totalizzando 42,24 punti. Al di sotto delle attese Stefania Berton, penalizzata da una doppia caduta che l'ha relegata al 18° posto con 41,94 punti.
22.1.09
Manaudou: "Mi prendo una pausa"

L'annuncio è stato dato dal suo avvocato Didier Poulmaire: "Laure soffre di nuovo del dolore alla spalla e ha mal di testa molto intensi che la disturbano negli allenamenti". Piccoli malanni, magari in altri tempi superabili, adesso insopportabili. Soprattutto quando la carriera vira verso la sconfitta. Laure non gareggiava più, affondava, senza riuscire a tornare a galla. I numeri uno trovano difficile accettare consigli, il loro mito è troppo invadente, non si scansa mai. Deludenti le ultime gare a Pechino: ottava nei 400 stile libero, la sua distanza preferita, settima nei 100 dorso, fuori nelle semifinali nei 200 dorso. Un naufragio, lacrime davanti alla tv: "Non so se vale la pena continuare". Dubbi, insicurezze, sguardo basso. Non una grande che combatte, ma una piccola che scappa. Quasi una rinuncia esistenziale: via, fuori da tutto e da tutti. A Marsiglia l'ultimo domicilio sconosciuto, dopo aver scelto suo fratello Nicolas, appena diplomato coach, come allenatore. Ora lo stop, forse la fuga, mentre la Francia si consola con un nuovo talento, Coralie Balmy. Lionel Horter che ha seguito Laure a Pechino ha detto: "Non sapeva più cosa fare. L'unica cosa chiara è che non poteva più sopportare i feroci allenamenti di prima. E' un'istintiva, non ascolta, ma si rende conto. Mi ha confessato che sarebbe andata a Parigi a fare cinema". L'acqua ossida, il cloro scolora, il nuoto si mangia l'adolescenza. La golden girl delle piscine americane, Janet Evans, tre ori ai Giochi di Seul, un oro e un argento a Barcellona, tre record mondiali e sei primati nazionali, l'ha spiegato così. Ad appena 24 anni: "Voglio dimagrire, fare bella figura in un due pezzi, prendere il sole, andare a letto senza puzzare di cloro. E soprattutto, non voglio più nuotare, nemmeno una bracciata. Lo faccio da quando avevo 13 mesi, ora sono stufa dell'acqua fredda e di guardare la linea nera sul fondo. Lo dico senza amarezza. E un'altra cosa non voglio più: qualcuno che mi dica sempre cosa devo fare". "Il brutto è che quando sei stata abituata ad arrivare prima, tutti restano delusi da un argento. E affoghi nei sensi di colpa, ti senti come un autore di tre best-seller a cui viene chiesto di riscrivere sempre la stessa cosa. Hai paura di essere abbandonata, cerchi conferme nell'amore, ma hai dei dubbi pure lì. Sono rinata facendo cose diverse: prendendo una laurea, trovando degli amici che non erano mai andati in piscina, viaggiando. Nella certezza che se diventassi allenatrice la prima cosa che direi ai ragazzi sarebbe: tutti fuori dall'acqua". Se ne va Laure, torna invece ad allenarsi Michael Phelps. Grasso e felice. Dopo cinque mesi di assenza, lo stop più lungo della sua vita. Dice il suo coach Bob Bowman: "Michael nuota tutti i giorni da quando aveva 12 anni. Una routine così ti spezza. Per la prima volta ha potuto divertirsi, essere un ragazzo normale, senza pensare alle vasche. Era mentalmente necessario. Preparatevi ad un Phelps meno vorace, non riproporrò più certi carichi di lavoro". (fonte:repubblica.it)
20.1.09
Da Monaco insistono "Sarà la stagione del titolo"
19.1.09
E' la volta della R 29. Riscossa francese (?)

18.1.09
Aggiornamento dalle nevi II

Al femminile, le due svedesi Nyström e Olsson fanno gara a sè e confermano le classifiche del giorno prima, con Nyström vincitrice davanti alla connazionale.
Oggi il tempo non è stato proprio clemente, con nubi basse e sul finale anche una leggera nevicata. La pista non ne ha risentito, tanta neve, tracce perfette ma soprattutto un percorso decisamente impegnativo.
A rendere questa Millegrobbe ancora più frizzante, ci hanno pensato i tre azzurri che hanno rinunciato alla Coppa del Mondo in Canada per completare la preparazione prima dei prossimi importanti impegni. Zorzi, Santus e Moriggl, i tre alfieri del team Viessmann Italia, hanno gestito il ritmo di gara a loro piacimento. Zorzi ha preferito scrollarsi subito di dosso il gruppone, così già dopo pochi chilometri aveva selezionato i compagni di viaggio. Oltre a Santus e Moriggl, solo De Zolt e Uusitalo - lo svedese vincitore nella gara di sabato - sono riusciti a tenere l’indiavolato ritmo. Una gara “al gancio”, parole di Zorzi e soprattutto di De Zolt che a metà gara ha dovuto allentare la presa. Subito in difficoltà anche Uusitalo, ha preferito (o forse ha dovuto) agganciarsi alla coda del terzetto che ha gareggiato con grande determinazione e collaborazione, alternandosi al comando per mantenere sempre brillante il ritmo.
Dietro si è fatto subito il vuoto, una manciata di minuti prima di vedere il gruppone, dove tra i più attivi si sono distinti Ojala, Di Gregorio (il campione di skiroll), Debertolis, Masiero e Palmer.
La gara, in pratica, si è decisa a 5 km dalla fine. Zorzi al comando del terzetto ha impresso sull’ultima salita un vigoroso sprint a cui ha risposto Santus, mentre Moriggl rimane indietro, in evidente difficoltà (ero fuori soglia - dirà all’arrivo - con le gambe “secche”). Santus e Zorzi sono fuggiti via verso il traguardo, col bergamasco mai domo su uno sfavillante “Zorro” che ha messo a segno un nuovo successo. Non sarà una gara di Coppa, ma una vittoria con questi ritmi è sintomatica, e così si capisce la gioia del finanziere al traguardo. Ad aspettare il finanziere Zorzi, complici gli organizzatori, un carabiniere ed un poliziotto, per “scortarlo” sul podio. Felice anche Santus, secondo in entrambe le giornate e primo della combinata, lui che punta alla double pursuit dei campionati tricolori.
Moriggl è terzo a 15”, capace di contenere sul piano il ritorno dello svedese Uusitalo, finito 5” dietro all’altoatesino.
La gara femminile non ha storia, perlomeno per le due posizioni di testa. La Nyström in skating è meno performante che in classico, tuttavia si è piazzata 36.a assoluta, niente male per una gara così “tosta”. E in tecnica libera si è fatta più pericolosa anche la connazionale Ida Olsson, seconda ad appena 13”. Novità sul terzo gradino del podio, con un’inattesa Clara Bettega che ha saputo approfittare della giornata “no” della Bitchougova.
Nella graduatoria “generale” alle spalle di Santus si è piazzato Uusitalo e terzo Roberto De Zolt, mentre tra le donne dietro alle due svedesi c’è Eugenia Bitchougova.
Bilancio più che positivo per lo Sci Club Millegrobbe per questa formula rinnovata sui due giorni. In totale sono stati poco più di 600 i concorrenti al via, con apprezzamenti per l’organizzazione e in particolare per le splendide ed innevate piste del centro fondo Millegrobbe.
Due gli equipaggi italiani presenti: Simone Bertazzo (con Gianluca Rebajoli, Danilo Santarsiero e Sergio riva) si è piazzato diciannovesimo, Fabizio Tosini (con Sebastiano Dabala, Luca Pagin e Paolo Mottadelli) non è andat oltre il ventesimo.
_Ottima prestazione per l'azzurra Evelyn Insam nella Coc di salto femminile di Baiersbronn, in germania. La gara è stata vinta dall'americana Lindsey Van con 229 punti, davanti alla norvegese Anette Sagen con 226 punti e all'altra norvegese Line Jahr con 223,5 punti. Evelyn Insam ha compiuto un eccellente primo salto, raggiungendo gli 87 metri e issandosi in vetta alla classifica, che poi ha mantenuto con un bel secondo salto di 80 metri, scavalcata solo dalle migliori dela panorama internazionali, con un punteggio finale di 216. Un risultato, quello della Insam, che conferma il buon lavoro del team del salto femminile proiettato all'appuntamento con le medaglie iridate di Liberec. Le altre azzurre in gara: Lisa Demetz è 22/a con 175,5 punti, Barbara Stuffer è 27/a con 161 punti, Roberta D'Agostina è 30/a con 109 punti, Nadine Kostner è 31/a e Simona Senoner è 36/a.
Nella gara maschile di Bischofshofen si è imposto il norvegese Vegard Sklett con 284,1 punti, davanti all'austriaco Lukas Mueller con 271 e al ceco Lukas Hlava con 268,1. Miglior azzurro Alessio de Crignis, 24/o con 218,9, mentre è 37/o Diego Dellasega con 108,9. Squalificati Roberto Dellasega e Michael Lunardi.
Nella Gundersen di combinata nordica a Bischofshofen successo del norvegese Ole Christian Wendel sul ceco Tomas Slavik e l'altro norvegese Iver Markengbakken, con daniele Munari 27simo, Lukas Runggaldier 37simo e Davide Bresadola 47simo.
Per Gisin si tratta invece del primo trionfo, che arriva due anni dopo l'unico podio conquistato prima di oggi proprio sul tracciato austriaco. Completa il podio Lindsey Vonn a 17 centesimi: l'americano torna in testa alla classifica generale scavalcando Maria Riesch, comunque positiva col settimo posto: 776 punti contro 765.
Giornata senza soddisfazioni per la squadra azzurra. La migliore è stata Nadia Fanchini, sedicesima con un distacco di 1"51, mentre Daniela Merighetti ha chiuso ventesima e Verena Stuffer ventinovesima. Fuori dai punti Wendy siorpaes, Daniela Ceccarelli, Johanna Schnarf, Lucia Recchia e Camilla Borsotti
17.1.09
Aggiornamento dalle nevi
Nonostante il risultato negativo, l'altoatesino mantiene un rassicurante vantaggio in classifica sui diretti inseguitori con 501 punti, contro i 455 di Moeller e i 375 di Eichorn, quando mancano tre gare alla fine della stagione. Anche gli altri azzurri sono incappati in una gara poco positiva: Reinhold Rainer decimo, Wilfried Huber ventunesimo e David Mair ventiquattresimo.
_Primo successo in carriera per Giacomo Matiz nella Coppa Europa di freestyle andata in scena a Stari Vrh, in Slovenia. Il ventiduenne friulano, terzo nelle Moguls di venerdì, si è addirittura migliorato nelle Dual Mogul salendo sul gradino più alto del podio, risultato mai raggiunto prima d'ora. Matiz ha superato il ceco Lukas Vakulik e il russo Ivan Panfilov, vincitore il giorno precedente, ed ora guarda con fiducia alla trasferta di Coppa del mondo prevista per settimana prossima a Mont Gabriel. Miglioramento anche per Ruggero Rosi, passato dalla trentesima alla diciassettesima posizione. Il piemontese parteciperà alla prossima tappa di coppa Europa a Chatel.
_La supercombinata di Altenmarkt è di Lindsey Vonn, in recupero nello slalom dopo la buona prova della discesa. Punti pesanti quelli dell'americana, che va ad ridurre drasticamente il distacco accumulato dalla tedesca Maria Riesch, ancora al comando della graduatoria generale con 729 punti, solo 13 in più della Vonn. Battaglia quindi apertissima fra le due per la conquista della Coppa assoluta.
La Vonn si aggiudica la gara con il tempo di 2'40"53, davanti a Kathrin Zettel a 30 centesimi e a Anja Paerson a 66.
Grande rimonta nello slalom anche per la migliore delle azzurre, Daniela Merighetti, autrice del quinto tempo nella manche fra i "rapid gates" e risalita dal 22/o all'8/o posto finale. A punti anche Johanna Schnarf 23/a e nadia fanchini 30/a, al primo risultato nella specialità.
_Seconda gara e secondo posto d'onore per Patrick Pigneter e Florian Clara nel doppio della Coppa del mondo di slittino su pista naturale. Gli altoatesini, detentori della coppa di cristallo, si sono arresi al duo russo formato da Porschnev/Lazarev per 30 centesimi, mentre sul terzo gradino del podio sono saliti i polacchi Lasczczak/Waniczek, che hanno tolto la soddisfazione del primo piazzamento nei tre a Weiss/Leiter, quarti al traguardo. La classifica generale vede Porschnev/Lazarev al comando con 200 punti davanti a Pigneter/Clara con 170, Weiss/Leiter occupano la quinta posizione con 115 punti.
_Tripletta tedesca nella quinta prova di Coppa del mondo di doppio maschile di slittino artificiale. Sul catino di Oberhof, Wendl/Artl hanno conquistato il successo davanti ai compagni di squadra Leitner/Resch e Florschutz/Wustlich, che hanno realizzato il record del tracciato nella seconda manche, un'impresa tale da far loro recuperare due posizioni fino a soffiare il podio ai due equipaggi italiani.
Oberstolz/Gruber, terzi a metà gara, si sono piazzati quarti per soli 52 millesimi ma consolidano la vetta nella classifica generale portandosi a 480 punti, 75 in più di Wendl/Artl quando mancano tre prove alla conclusione della stagione. La strada verso la seconda coppa di cristallo è tutta in discesa. Quinto posto invece per Plankensteiner/Haselrieder, che hanno perduto una posizione dopo la prima manche, mentre Fischnaller/Schwienbacher si sono piazzati al sedicesimo posto.
_Anja Paerson ha realizzato il miglior tempo nella seconda prova cronometrata della discesa femminile di Altenmarkt. La svedese ha preceduto le austriache Andrea Fischbacher ed Elisabeth Goergl in un allenamento che è stato molto più veloce di quello del giorno precedente, con le partecipanti più veloci mediamente di 3". La migliore delle azzurre è stata Nadia Fanchini quinta al traguardo con un ritardo di 74 centesimi. Così le altre italiane: Wendy siorpaes 17sima, Lucia Recchia 27sima, Daniela Ceccarelli 29sima, Johanna Schnarf 37sima, Verena Stuffer 42sima, Lucia Mazzotti 47sima, Camilla Borsotti 48sima.
"E' una pista che mi piace - ha spiega la Fanchini -. E' abbastanza tecnica e ci sono dei bei curvoni, devo trovare i tempismi giusti ma credo di poter andar forte. La supercombinata rappresenterà un ulteriore allenamento per la libera, la gara dove punterò le mie chances. L'importante sarà dare il massimo, senza risparmio".
_Ola Vigen Hattestad incassa la prima sconfitta stagionale nelle sprint a tecnica classicca, battuto in volata sulla pista di Whistler Mountain dallo svedese Emil Joensson. Il norvegese ha cercato di rimontare l'avversario negli ultimi metri, ma il tentativo di recupero si è infranto al fotofinish. Terzo posto per il russo Ivan Ivanov. Sfortunata prestazione di Renato Pasini, grande protagonista in una tecnica a lui sfavorevole.
Il bergamasco si è brillantemente qualificato per la finale, dove è stato speronato da Nikita Kriukov poco prima del tratto conclusivo, vedendo sfumare le speranze di un podio che ad un certo punto non era più un miraggio. Il suo sesto posto rappresenta il miglior risultato in alternato, ma bene è andato pure Giorgio Di Centa, vincitore nella finalina di consolazione e settimo all'arrivo. Fuori nei quarti invece Pietro Piller Cottrer e Fabio Pasini.
_Bill Demong infila Anssi Koivuranta nell'ultimo chilometro e si aggiudica la Gundersen di Whistler Mountain. L'americano ha giocato d'astuzia con il campione finlandese e dopo averlo assecondato per lunghi tratti del percorso, ha allungato in maniera imperiosa nella fase conclusiva del tracciato. Terzo posto per il tedesco Bjoern Kircheisen, che ha bruciato sulla linea del traguardo l'austriaco Mario Stecher.
Ottimo il comportamento della squadra azzurra, che mette due atleti a punti. Alessandro Pittin è arrivato sedicesimo dimostrando di avere superato lo stato febbrile che gli ha impedito di partecipare alle gare in Val di Fiemme settimana scorsa, mentre Giuseppe Michielli ha terminato ventottesimo. Fuori dai punti invece Armin Bauer col trentacinquesimo posto. Domani nuova Gundersen con gli azzurri di Ivo pertile che cercheranno di migliorarsi.
(Fonte: coni.it)
16.1.09
Fill secondo nella Supercombinata

Woking, nuova freccia d'argento e choc

15.1.09
Ducati Gp 9. Made in Borgo Panigale

_“Come sempre è un piacere essere qui a Madonna di Campiglio per Wrooom 2009”, ha esordito Domenicali, analizzando poi brevemente il campionato 2008 del Ducati Marlboro Team. “La stagione scorsa è stata sicuramente appassionante, con momenti per noi molto esaltanti ed altri obiettivamente difficili. In ogni caso abbiamo vinto 6 gare, abbiamo fatto 9 pole position e 8 giri veloci, numeri che, se non avessimo incontrato probabilmente il miglior Valentino di sempre, bravissimo dopo due anni difficili a ritrovare dentro di se la forza di disputare una stagione eccezionale, sarebbero valsi la riconferma del titolo mondiale.Se consideriamo che si tratta di risultati comunque eccellenti e che Casey (Stoner) ha solo 23 anni e quindi un potenziale di crescita ancora importante, una volta superata la delusione di non aver vinto non possiamo non considerarci comunque soddisfatti del 2008 e fiduciosi per la stagione a venire. Per il 2009 le novità sono tante, a partire dalla moto: la GP9 è caratterizzata da un cambiamento molto importante che riguarda la sostituzione del caratteristico telaio a traliccio in acciaio Ducati con un telaio monoscocca in fibra di carbonio che collega la parte alta del motore col canotto di sterzo. E’ stato un cambiamento pensato e provato a lungo, prima con Vittoriano (Guareschi) che è sempre il nostro primo giudice e che ha promosso questa nuova soluzione, e poi con i piloti ufficiali che l’anno approvata nei test di Barcellona. Con il traliccio abbiamo vinto anche il mondiale MotoGP quindi si tratta chiaramente di una soluzione di grande valore ma eravamo alla ricerca di un passo ulteriore che potesse risolvere alcune problematiche specifiche della MotoGP. Tra le altre novità della GP9 una delle più rilevanti è un ulteriore evoluzione della gestione motore per cui grazie ad una nuova combinazione di airbox e mappatura abbiamo cercato di rendere la curva di coppia più piatta possibile alla ricerca di una sempre migliore guidabilità più che del miglioramento della potenza massima, che è rimasta più o meno come l’anno scorso. Un’altra novità del 2009 è l’arrivo di Nicky (Hayden) in squadra: amatissimo fin dall’inizio ed è un pilota che sposa perfettamente il nostro motto di non mollare mai. Pensiamo che sia il compagno di squadra ideale per Casey con il quale può sicuramente sviluppare uno spirito di quadra positivo. E’ anche partito con l’atteggiamento giusto perché il suo primo giorno a Valencia è stato impegnativo forse più di quello che ci potevamo aspettare ma ha chiuso i test di dicembre a pochi centesimi dal terzo tempo e questo ci ha molto soddisfatto”. Domenicali ha poi affrontato l’argomento della crisi che sta coinvolgendo anche il mondo della MotoGP rispondendo alle numerose domande in arrivo dalla platea.
“Si tratta sicuramente di un tema da affrontare in questo periodo ma mi farebbe piacere partire da un approccio un po’ diverso perché se è indubbiamente un fatto che le aziende si trovino ad affrontare un cambiamento, una diminuzione nel numero delle auto o delle moto vendute, d’altra parte il motociclismo, come tanti altri sport, è molto amato, ha tanti appassionati nel mondo e troverà una sua dimensione per andare avanti. Ci sono diverse proposte che stiamo valutando insieme agli altri costruttori, agli organizzatori ed alla Federazione con questo obiettivo, tra le quali per esempio delle modifiche del regolamento sulla durata della vita dei motori, che sono uno dei costi maggiori della MotoGP. L’obiettivo di aumentarne la durata riguarda il 2010 perché si tratta di modifiche che richiedono una riprogettazione delle componenti interne che richiede un certo tempo, mentre per quest’anno si sta valutando di una riduzione della durata delle sessioni di prova per ottenere comunque un risultato. Anche Ducati si trova ad affrontare questo periodo difficile ma siamo supportati da parnter solidi: a partire da una rapporto pluriennale con il title sponsor Marlboro, poi Shell e Telecom. Abbiamo inoltre rinnovato degli accordi molto importanti con Enel e Riello. Ci sono poi diverse altre aziende che continuano a fare promozioni dei loro prodotti attraverso il motociclismo con il Ducati Marlboro Team tra le quali Alfa Romeo, Gatorade, Puma. Certo il momento è difficile ma non mancano gli strumenti per far vedere che il Campionato del Mondo MotoGP rimane un ottimo strumento promozionale”.
- Motore: 4 tempi, V4 a 90°, raffreddato a liquido, distribuzione desmodromica con doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro.
- Cilindrata: 799cc
- Potenza massima: oltre 200 cv
- Velocità massima: oltre 310km/hv
- Trasmissione: cambio estraibile a 6 marce, con rapporti alternativi disponibili. Frizione multidisco a secco con dispositivo meccanico antisaltellamento.
- Trasmissione finale a catena.
- Alimentazione: iniezione elettronica indiretta Magneti Marelli, 4 corpi farfallati con iniettori sopra farfalla. Farfalle controllate dal sistema EVO TCF (Throttle Control & Feedback).
- Carburante: Shell Racing V-Power
- Lubrificante: Shell Advance Ultra 4
- Accensione: Magneti Marelli
- Scarico: Termignoni
- Telaio: in fibra di carbonio. Forcellone in alluminio
- Sospensioni: forcella Öhlins 42mm upside-down ed ammortizzatore posteriore Öhlins, con regolazione di precarico, freno idraulico in compressione ed estensione.
- Pneumatici: Bridgestone, anteriore e posteriore 16.5″
- Impianto frenante: Brembo, doppio disco anteriore in carbonio da 320mm con pinze a 4 pistoncini. Disco posteriore singolo in acciaio con pinza a due pistoncini.
- Peso a secco: 148kg
12.1.09
La Ferrari schiera la rivoluzionaria F 60

11.1.09
Blardone e Karbon giganti d'argento

Il catino di Cesana Pariol è casa sua

9.1.09
Ufficiale, niente "verdone" in moto Gp

7.1.09
Compleanno con sigillo. Ed ora Cesana.

_Il prossimo fine settimana giocherà in casa. La pista di Cesana è infatti oramai la “sua” pista: qui ha collezionato tante vittorie, si è allenato sia in estate che in inverno ed ora è anche diventato testimonial del Torino Olympic Park, la società torinese che ha in gestione l'impianto. Sulla pista ghiacciata di Cesana, già sede dei Giochi Olimpici 2006, il prossimo fine settimana si svolgerà la quinta tappa della Coppa del Mondo 2008/09. E ci sono tutti i presupposti per una grande festa dello sport. Infatti, sia nel singolo maschile che nel doppio sono gli atleti azzurri a farla da padrone in Coppa. Armin Zöggeler, bi-campione olimpico (2002 e 2006) e testimonial del Torino Olympic Park, non più di poche ore fa ha conquistato il suo 42esimo successo in Coppa, incrementando la sua posizione di vertice nella classifica di tutti i tempi. Con la vittoria di Königssee il carabiniere altoatesino ha anche distanziato i maggiori rivali nella classifica di Coppa. Zöggeler infatti conduce con 30 punti di margine sul germanico David Möller, attualmente il suo rivale più tosto. In “pole position” per quanto riguarda la classifica di Coppa si presenteranno a Cesana anche Christian Oberstolz e Patrick Gruber, un anno or sono Campioni Europei proprio nel budello di ghiaccio torinese. I due ragazzi se la vedranno con un agguerrito gruppo di avversari, fra i quali spiccano le coppie tedesche Leitner/Resch e Wendl/Arlt nonché gli austriaci Linger/Linger, campioni olimpici proprio a Torino 2006. Non sono da sottovalutare neppure gli altri azzurri, Plankensteiner e Haselrieder, attualmente in sesta posizione nella classifica di Coppa. In campo maschile le ultime uscite dei campioni dello slittino hanno evidenziato un ottimo stato di forma di tutti i componenti la squadra azzurra, cosicché è possibile aspettarsi una bella prestazione anche da David Mair, Willy Huber e Reinhold Rainer, che a Cesana gareggiano in casa. Nella gara femminile quasi impossibile sconfiggere il predominio tedesco: i risultati degli ultimi tempi mostrano l'assoluto strapotere delle ragazze di Germania, Tatjana Hüfner in primis. L'Italia presenterà soltanto la giovane Sandra Gasparini, reduce da un lieve infortunio che l'aveva bloccata prima di Natale. Ora è rientrata, mostrando ottima proiezione verso risultati di spicco. Il programma di Cesana prevede per venerdì 9 gennaio la Coppa delle Nazioni (fase di qualificazione per gli atleti di seconda fascia) e il Challenge Cup, una manifestazione ad eliminazione diretta che porta qualche bel soldino nelle casse non proprio pingui degli atleti (non valida per la Coppa del Mondo). Sabato 10 invece le gare di Coppa, con donne (ore 8.55) e doppi (ore 15) a cimentarsi lungo la bellissima pista ghiacciata di Cesana/Pariol, mentre i maschi concluderanno il fine settimana piemontese con la loro gara nella giornata di domenica 11 gennaio a partire dalle 8.25. Con un bel tifo da bordo pista sicuramente i nostri portacolori sapranno farsi valere ancora di più. (Fonte: Fisi)
6.1.09
Fenomeno Grange ma Razzoli non scherza

5.1.09
"Ho finalmente sciato come sono capace"

2009: Roma capitale dello sport

Paura per Alonso

Al momento non è ancora chiaro cosa sia successo sulla piazzola di sosta, ma pare che il jet di Alonso abbia urtato l'edificio a causa di una manovra errata del pilota. Nello schianto contro la palazzina è andata completamente distrutta un'ala, ma nessuno a bordo del velivolo si è fatto un graffio. Per la famiglia del campione di Formula 1, dunque, soltanto tanta paura e partenza rimandata. I coniugi Alonso erano in vacanza in kenya ospiti di Flavio Briatore, che a Malindi ha una tenuta faraonica, il "Lion in the sun". Solitamente a Capodanno la villa del patron della Renault è invasa da politici, attori, personaggi dello spettacolo e showgirl, ma quest'anno al tavolo con lui e la moglie Elisabetta Gregoraci c'erano soltanto i quattro ospiti spagnoli. Un ultimo dell'anno low-profile, che non voleva attirare assolutamente l'attenzione dei media. A rovinare tutto ci ha pensato però l'incidente al jet privato di Alonso (fonte: tgcom)